sabato 30 agosto 2014

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Assicurazioni, garante privacy: ok archivio informatico integrato via libera alla nuova banca dati contro le frodi

Il garante per la privacy ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto per l'istituzione e il funzionamento dell' "archivio informatico integrato" contro le frodi assicurative. In base alla bozza di regolamento, predisposto dal ministro dello sviluppo economico e dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il nuovo archivio sarà istituito presso l'istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ivass) con lo scopo di fornire dati alle imprese di assicurazione (per la valutazione del livello di anomalia di ogni sinistro e per la loro liquidazione) e agli altri soggetti previsti dal regolamento come autorità giudiziaria e forze di polizia (per finalità antifrode).

L'ivass raccoglierà in un unico database le informazioni di numerose banche dati come quella dei sinistri, l'anagrafe testimoni e l'anagrafe danneggiati (già istituite presso l'ivass), della banca dati dei contrassegni assicurativi, dell'archivio nazionale dei veicoli, dell'anagrafe nazionale degli abilitati alla guida e del pra (pubblico registro automobilistico), della banca dati contenente le informazioni relative al ruolo dei periti assicurativi. All'archivio informatico integrato confluiranno anche le informazioni sull'installazione e attivazione delle cosiddette "scatole nere", raccolte a fini antifrode.

Dai dati raccolti, l'ivass sarà così in grado di calcolare per ogni sinistro un cosiddetto "indicatore di anomalia" sul rischio di fenomeni fraudolenti, per poi comunicarlo alle imprese di assicurazione coinvolte. L'autorità, prima del via libera, considerando i potenziali rischi per la privacy di un progetto così ampio, ha indicato agli uffici competenti adeguate tutele poi inserite nella bozza di decreto.

In particolare il garante ha richiesto che vengano utilizzati solo dati pertinenti e non eccedenti, oltre che espressamente individuati, rispetto alle specifiche finalità perseguite dall'ivass con questa iniziativa. Dovranno inoltre essere individuati con precisione tempi e modalità di conservazione dei dati. Particolari misure, infine, dovranno essere adottate per garantire la sicurezza dei dati, anche in fase di trasmissione e conservazione.


domenica 8 giugno 2014

Dossier Furti



1. L’evoluzione del fenomeno: dai “topi d’auto” ai professionisti del furto.  Crollano i recuperi: in un anno perse le tracce di 66mila vetture
Solo 4 auto rubate su 10 vengono recuperate dalle Forze dell’Ordine e restituite ai legittimi proprietari.
Ogni anno sulle strade italiane si perdono le tracce di quasi 66.000 autoveicoli (180 al giorno, 7,5 ogni ora). Mentre il trend dei furti negli anni resta pressoché stabile, è costante il calo dei recuperi delle auto rubate che lo scorso anno hanno raggiunto la soglia minima del 41% sul totale delle vetture sottratte. Cambia fisionomia il business dei furti che risulta sempre di maggiore interesse per le organizzazioni criminali e muta anche il profilo dei protagonisti: dai “topi d’auto” ai professionisti del furto.
Sono questi i principali indicatori che emergono dal “Dossier annuale sui Furti d’Auto 2013”, elaborato da LoJack Italia, azienda leader nel rilevamento e recupero di beni rubati, che raccoglie e analizza i dati forniti dal Ministero dell’Interno e li integra con quelli provenienti dalle elaborazioni e report internazionali sul fenomeno.

2. Crisi economica, spending review e nuove tecnologie alimentano il fenomeno
Nel 2013 tre sono stati i  fattori che, oltre al sempre elevato numero di episodi di furti (quasi 112 mila), hanno contributo a mantenere alto il livello di allerta sul fenomeno, nonostante il nuovo crollo del mercato automobilistico registrato nel Belpaese e la nuova contrazione del parco auto circolante (“demotorizzazione”); in primis il procrastinarsi della crisi economica, che colpisce con maggiore forza i giovani (con indici di disoccupazione giunti ben oltre il 40%)  e le aree geografiche in cui questa piaga si fa sentire con maggiore incisività. In stretta connessione a questo trend ormai consolidato, va tenuta in debita considerazione la costante spending review applicata dagli Esecutivi che negli ultimi anni si stanno succedendo e che ha avuto ripercussioni sensibili anche sui fondi destinati alle Forze dell’Ordine e al controllo e tutela del territorio, indebolendo le attività di prevenzione e repressione, decisive per sventare un furto o perché questo si concluda con un recupero.

Inoltre, la diffusione di nuovi dispositivi “hi-tech” per rubare le auto e la loro disponibilità immediata e a buon mercato, attraverso internet, così come quella di tutorial e di vere e proprie “guide” al furto, hanno contribuito a mutare il profilo del ladro d’auto e i suoi “arnesi del mestiere”.

Restando sulla sponda del crimine, infine, c’è un trend, registrato in diversi Paesi Europei, che anche in Italia si sta accentuando e consiste nel costante rafforzamento dell’interesse da parte delle organizzazioni criminali per il business delle auto rubate.  Le vetture, trasportate all’estero (soprattutto verso i Paesi dell’Est, quali Romania, Ucraina e Ungheria), finiscono per alimentare il mercato delle auto usate o quello dei pezzi di ricambio.

In generale, la piaga dei furti d’auto sembra aver completato un processo evolutivo che l’ha portata ad assumere dimensioni transnazionali, un’organizzazione fortemente strutturata e in grado di sfruttare le falle nelle barriere doganali da un Paese all’altro, e ad essere a proprio agio con gli strumenti hi-tech che consentono di sottrarre le vetture in tempi più rapidi e con minori rischi. Alla tradizionale attività meccanica di scassinamento e sottrazione del veicolo si è sostituita oggi un’attività di intelligence tecnologica che supporta il furto del veicolo e lo proietta nel network dei traffici internazionali di auto rubate e dei pezzi di ricambio.

3. In Campania e Lazio record di mancati recuperi. Al Sud poche speranze di riavere l’auto rubata
Guardando al dettaglio territoriale, appare evidente come proprio le due Regioni leader della poco virtuosa classifica dei furti, Campania e Lazio, siano anche quelle che registrano un minore tasso di recuperi, rispettivamente 28% e 27%. I cittadini campani e laziali vittime di furto, vedono ridursi al lumicino le speranze di riavere la propria auto.
Lo scorso anno nella terra un tempo “felix” ben 15.967 sono sparite nel nulla, mentre altre 14.197 sono scomparse nel Lazio; in tutto quasi la metà dei complessivi 66mila autoveicoli desaparecidos a livello nazionale.

La performance particolarmente negativa di queste due Regioni si spiega con il forte radicamento in queste aree di organizzazioni criminali che trovano nelle attività di sottrazione delle auto una delle principali aree di business e sono particolarmente abili nel far perdere le proprie tracce subito dopo il colpo.

Tra le Regioni in cui il fenomeno lascia segni particolarmente evidenti, il Veneto e L’Emilia Romagna si distinguono per l’elevato tasso di recupero. In Emilia Romagna, lo scorso anno 2.346 veicoli rubati dei complessivi 3.035 (ben il 77%) sono stati poi recuperati, mentre in Veneto sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari 1.564 auto delle 2.081 rubate (75%).

Ancora una volta, emerge un’Italia spaccata in due, in cui anche la percezione dolorosa di un evento come il furto viene vissuta differentemente, a seconda che si viva nel Centro-Sud, piuttosto che nel Nord-Italia.

La spaccatura e la diffusione a “macchia di leopardo” del fenomeno è confermata anche dal dettaglio sulle Regioni più colpite.
Cinque regioni, da sole, concentrano il 78% dell’intero volume d’affari criminale (ben 87.792 episodi).
Come accennato, la Campania mantiene il poco invidiabile primato (22.268), seguita da Lazio  (19.525), Sicilia (16.271), Lombardia (14.998) e Puglia (14.730).

“La costante contrazione dei recuperi di auto rubate”, osserva Maurizio Iperti, Amministratore Delegato di LoJack Italia, “conferma la pericolosità della piaga sociale dei furti che vede l’Italia da sempre ai primi posti a livello europeo. Il forte interessamento per questo business di bande criminali ben organizzate e l’utilizzo di dispositivi ad alta tecnologia rendono sempre più ardua l’opera di recupero dei veicoli sprovvisti di sistemi di antifurto ‘intelligenti’ in grado di localizzarli. Nonostante questo preoccupante trend, anche lo scorso anno, grazie alla nostra unica tecnologia in radio frequenza e alla sinergia strategica con le Forze dell’Ordine, siamo riusciti a garantire il recupero dei veicoli rubati (equipaggiati con i nostri dispositivi) nelle 10 ore successive al crimine e a supportare efficacemente l’attività investigativa di Polizia e Carabinieri”.

4. Il fenomeno dei furti d’auto nel Sud-Centro-Nord Italia
Come testimoniano anche i dati relativi al 2013, quello dei furti d’auto non è un fenomeno diffuso omogeneamente sul territorio nazionale, ma presenta peculiarità in ogni area geografica.
Sulla base delle esperienze maturate sul campo dal team Law Enforcement di LoJack, che quotidianamente supporta le Forze dell’Ordine nell’attività di rilevamento e recupero delle auto rubate, LoJack ha tracciato un profilo delle attività criminali collegate al furto d’auto, dei suoi protagonisti e delle principali tecniche utilizzate, in base all’area geografica in cui questo avviene.

4.1 Sud-Italia: mercato presidiato dalle organizzazioni criminali che utilizzano metodi tradizionali. Fenomeni emergenti: truffe sulle auto aziendali
Nelle Regioni meridionali i furti d’auto sono portati a termine per lo più da  criminali italiani, semplici “topi d’auto” occasionali (soprattutto a Napoli e in Sicilia) o membri di bande organizzate (in Puglia). In queste aree la sottrazione dell’auto viene spesso commessa per disporne per altre attività illecite (ad esempio rapine).

Le modalità più tradizionali di furto del veicolo, come la forzatura della portiera o la  rottura del vetro e il successivo cambio della centralina, risultano ancora le più utilizzate in queste regioni. Una pratica particolarmente diffusa a Napoli è la sottrazione del veicolo con rapina, spesso compiuta grazie all’utilizzo di scooter e motorini.

Una volta sottratte ai legittimi proprietari, le vetture vengono sottoposte a un attento esame, alla ricerca di eventuali sistemi di antifurto da mettere fuori uso e spesso poi fatte a pezzi nel giro di poche ore.
A essere oggetto delle attenzioni criminali non sono solo le vetture di lusso, ma anche le utilitarie, soprattutto quelle del costruttore nazionale.

Quali strade prendono le auto rubate nelle regioni meridionali? In Puglia alimentano soprattutto il mercato nero dei pezzi di ricambio, mentre in Campania resiste il cosiddetto “cavallo di ritorno”, ovvero l’estorsione nei confronti del proprietario del veicolo per la restituzione dello stesso.
Stanno, però, tornando a imporsi all’attenzione delle forze dell’ordine due fenomeni già evidenti negli anni passati: il primo riguarda le auto gravemente incidentate da cui vengono recuperate le targhe, riapplicate poi su altre vetture rubate, normalmente in circolazione; sempre in Campania, poi, si sta accentuando l’allarme per i furti di auto in noleggio a lungo termine. Le vetture rubate vengono portate in Germania o in altri Paesi dell’Europa dell’Est dove i malviventi hanno a disposizione circa due mesi per rivenderle, in quanto la società di noleggio solo dopo 60 giorni di insoluto avviano le procedure per recuperare il veicolo.

4.2 Centro-Italia: ladri dell’Europa dell’Est che alimentano traffici internazionali di vetture
Nelle regioni centrali sono particolarmente attivi i criminali provenienti dall’Est Europa, ladri saltuari o braccia operative di organizzazioni con sede in Ucraina e Romania che trasportano le vetture rubate sulle rotte dei traffici internazionali (Est Europa, Africa Settentrionale o Paesi Arabi).
Una consistente fetta del business criminale viene gestito direttamente anche da organizzazioni criminali provenienti dalla Campania che considerano il Lazio, e Roma in particolare, un prezioso bacino di vetture cui attingere per i mercati stranieri. In tale ottica la vicinanza al porto di Civitavecchia risulta di importanza strategica.

Particolarmente colpite dal fenomeno in quest’area, sono le auto in noleggio a breve e lungo termine.

Alle modalità di furto classiche (forzatura della portiera o del finestrino), si aggiungono tecniche più sofisticate come l’utilizzo di dispositivi elettronici che inibiscono il funzionamento del telecomando che regola la chiusura delle porte del veicolo o, una volta all’interno della vettura,  la clonazione della chiave.
Tra i brand e le auto preferite dai ladri in questa area geografica troviamo soprattutto AUDI e Mercedes per la fascia premium, ma anche Fiat 500 e Toyota Rav 4.

4.3 Nord-Italia: metodi hi-tech (jammer e clonazione delle chiavi) utilizzati da organizzazioni criminali ben strutturate
Nelle regioni del Nord Italia il panorama cambia sensibilmente: sono particolarmente attivi sia i connazionali che malviventi dell’Europa dell’Est e nord africani, ma inseriti in organizzazioni ben strutturate in cui ciascuno occupa un ruolo specifico nel business del traffico internazionale di vetture (chi ruba, chi bonifica, chi trasporta il veicolo verso l’Est Europa, i paesi dell’Africa settentrionale e quelli Arabi).
Molto attive in quest’area sono le principali organizzazioni criminali che considerano le regioni settentrionali una preziosa rampa di lancio per le vetture rubate in Italia verso traffici internazionali.

Si tratta di veri e propri professionisti del furto d’auto, dotati di strumenti tecnologici per mettere a segno i colpi e con relazioni molto radicate anche nel sistema economico.

Due gli strumenti hi-tech più utilizzati per il furto in queste regioni: il jammer, dispositivo in grado di bloccare il segnale satellitare lanciato da eventuali antifurti e le apparecchiature per clonare in pochi secondi le chiave delle auto. Una volta rubate, le vetture vengo inserite solitamente su rotte internazionali per essere poi utilizzate in vari modi. Tali traffici sono passati allo stretto vaglio delle Polizie di Frontiera e investigative (Interpol) che hanno riscontrato una serie di pratiche criminali messe in atto da bande organizzate, tra le quali emergono principalmente:
vetture di lusso rubate nel nord Italia, smontate pezzo per pezzo e trasportate all’interno di container verso i paesi dell’Est Europa;
utilizzo di sigilli doganali per evitare il controllo dei tir da parte della polizia di frontiera;
cambio d’identità delle vetture attraverso la contraffazione dei documenti oppure attraverso l’utilizzo di documentazione di auto incidentate non più circolanti.

 Oltre alla costante attenzione per i SUV, merita una menzione un vero e proprio caso che si è generato negli ultimi mesi intorno ai numerosi furti dei Range Rover Sport nelle regioni settentrionali, poi trasportati all’estero all’interno di container e rivenduti.

5.  Sulle rotte dei traffici internazionali di auto rubate, tra auto di lusso e mercato dei pezzi di ricambio
Il 90% dei Paesi membri dell’Unione evidenzia negli ultimi dieci anni il consolidamento del traffico internazionale di auto rubate strettamente connesso alle attività delle organizzazioni criminali, sempre più strutturate ed efficienti; le bande criminali sono oggi in grado di falsificare i documenti dei veicoli e di farli viaggiare, integri o già ridotti in pezzi, per decine di migliaia di chilometri in pochi giorni. In particolare, a essere esportati verso i Paesi dell’Est (Romania, Ungheria, Bulgaria, Lettonia, etc…) sono soprattutto i veicoli provenienti dall'Europa occidentale.

In seguito all’apertura dell’Unione Europea ai Paesi che rientravano nella sfera di influenza sovietica e alla conseguente libera circolazione di merci e cittadini nel Continente, per la polizia di frontiera è diventato più difficile riuscire a intercettare tali attività illecite.

Per le organizzazioni criminali è oggi possibile così spostarsi molto velocemente da un paese all'altro, senza particolari controlli. In tale contesto, svolge un ruolo centrale la Romania, per la posizione strategica sulle rotte dei traffici internazionali come mercato di approdo di vetture rubate o di transito verso altri Paesi.
L’Italia è una delle maggiori fonti di approvvigionamento di vetture a livello europeo. I veicoli provenienti dal Belpaese arrivano qui percorrendo tre diverse rotte: Italia-Austria-Ungheria-Romania, Italia-Slovenia-Ungheria-Romania e Italia-Grecia-Bulgaria-Romania.
Di qui le auto possono poi anche proseguire il proprio percorso verso Russia, Ucraina e Moldavia.

A essere inserite su queste rotte europee sono spesso vetture di lusso, molte delle quali provengono dal mercato svizzero. Dal 2010 a oggi oltre 200 vetture di lusso (Bentley, Rolls Royce, Mercedes, Audi e BMW) sono state rubate in Svizzera, per un valore complessivo di 16 mln di euro.
Proprio per contrastare questo fenomeno, si stanno rafforzando i network internazionali delle Forze dell’Ordine che vedono coinvolti polizia nazionale e di frontiera e Interpol, in collegamento tra loro attraverso strumenti telematici che rendono possibili segnalazioni da un Paese all’altro.

Ad alimentare questi traffici internazionali ci sono vere e proprie centrali di clonazione che “danno nuova vita e identità” alle auto rubate, fornendo loro, ad esempio, targhe di vetture radiate in altri Paesi oppure falsificando i documenti del veicolo, il numero di telaio o gli altri elementi distintivi dello stesso.

In generale, a livello europeo si stima che il 70% dei veicoli rubati venga venduto come veicolo di seconda mano o cannibalizzato, mentre il restante 30% viene esportato illegalmente. Dal punto di vista geografico si registra un maggior numero di episodi criminali nelle vicinanze delle frontiere o dei porti.

6.  Nel 1993 per scassinare un’auto ci volevano 9 minuti, oggi bastano14 secondi
Il supporto hi-tech nelle attività di furto è una costante a livello europeo, tanto che ormai gran parte delle sottrazioni di auto nel “vecchio Continente” avviene in modo non tradizionale.

L’effrazione del vetro, il duplicato o la sottrazione della chiave al ristorante o in palestra e lo “scassinamento” della portiera stanno definitivamente lasciando il posto all’utilizzo di nuove, più sicure e rapide tecniche; su tutte i dispositivi elettronici utili a impedire la chiusura delle porte a distanza o i dispositivi in grado di riprogrammare la centralina, e ancora i jammer capaci di mettere fuori uso antifurti satellitari o i device utilizzati per clonare i codici criptati che autorizzano l’apertura e la chiusura delle portiere.

Grazie a questa evoluzione tecnologica, diventa più arduo per le Forze dell’Ordine cogliere sul fatto ladri sempre più rapidi: se, infatti, nel 1993 i tempi per scassinare una vettura prevedevano 9 minuti di laboriosa attività, nel 2011 si è passati a 60 secondi, mentre oggi ne bastano solo 14.

In Italia, come in Europa, spesso a essere nel mirino dei “topi d’auto” organizzati sono le società di noleggio a breve e lungo termine, le cui flotte sono particolarmente appetibili, in quanto praticamente nuove, sempre mantenute e spesso poco protette.

martedì 3 aprile 2012

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Ancora rassegna stampa












http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/normativa/2012/04/03/visualizza_new.html_160680650.html?idPhoto=1

Agenzia ASCA

Rc auto: aci, proposta di legge per abbattere costi fino al 40% =
(Asca) - roma, 3 apr - abbattere i costi delle polizze rc auto fino al 40%. Questo l'obiettivo di uno schema di proposta di legge realizzato dall'aci e inviato al presidente del consiglio. Il principio sul quale si basa lo schema è quello di intervenire sui costi dei sinistri e per farlo è necessario contrastare le frondi e contenere alcune compenenti di costo. "E' possibile realizzare interventi - afferma l'aci - che possono ridurre i costi della rc auto del 30% circa a livello nazionale, con un range del 15%-40% nelle varie province italiane".
Lo schema di proposta di legge si compone di quattro articoli, cui seguono quattro raccomandazioni.
"Crediamo che sia particolarmente urgente - ha spiegato il presidente dell'aci, angelo sticchi damiani - contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per la rcauto. Il libro di vincenzo borgomeo illustra una situazione paradossale nella quale la maggioranza degli automobilisti onesti viene danneggiata dal comportamento truffaldino di una minoranza agguerrita e protetta. Bisogna spezzare - ha concluso sticchi - la spirale di aumento dei costi che finora si è sempre tradotta in aumento delle tariffe assicurative".
Com-sen/

Agenzia ANSA

RC AUTO, ACI ANNUNCIA PROPOSTA PER ABBATTERE COSTI FINO 40% SPUNTO DA MAXI-INCHIESTA 'LIBRO NERO DELLA RCAUTO' DI BORGOMEO (ANSA) - ROMA, 3 APR - L'Aci ha già inviato al Presidente del Consiglio una proposta che ha come obiettivo quello di ridurre, con disposizioni che modificano o abrogano alcune leggi vigenti, i costi della Rc Auto di circa il 30% a livello nazionale, con un range del 15-40% nelle varie province italiane. Oltre che a dare un sostanzioso contributo alla sicurezza stradale. Il presidente Angelo Sticchi Damiani lo ha annunciato oggi durante la presentazione della maxi-inchiesta condotta dal giornalista di Repubblicà Vincenzo Borgomeo nel suo 'Libro Nero della RcAuto'. La Proposta, che Borgomeo elenca in dettaglio nel suo volume ed è stata redatto sulla scia del decreto sulle liberalizzazioni, comprende 4 articoli di uno schema di progetto di legge e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo.
Nel suo libro Borgomeo si chiede come sia possibile parlare di sicurezza stradale in un Paese in cui 3,5 milioni di auto circolano senza assicurazione, in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% dei casi danno fisici contro i 10 di FRancia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Ma si chiede anche come risolvere il problema dei continui rincari dell' RC Auto, che solo fra il 1990 e il 2010 è aumentata del 149,1%, con un ulteriore peggioramento dal 2011. Il costo delle assicurazioni RC Auto, ha spiegato Borgomeo, è diventato difficile da sostenere, soprattutto in un momento in cui le famiglie devono pagare lo scotto di una pesante crisi economica.
Negli ultimi 10 anni, ad esempio, il carburante è aumentato del 96,3%. Ma per ciò che riguarda i costi delle RC Auto parte delle responsabilità sono da ascrivere agli incrementi dei risarcimenti, provocati da frodi dei privati. Ogni anno arrivano 700 mila denunce per "colpo di frusta", danno in cui il medico si limita a scrivere nel referto "il paziente lamenta dolori al collo", e per questo le assicurazioni pagano 2 miliardi di euro l'anno, pari al 15% del valore totale dei sinistri annui. Il cittadino, inoltre ha due anni per chiedere il risarcimento per un sinistro, senza nessun obbligo di sottoporre a perizia la vettura per la quale si pretende il risarcimento.
Un panorama che, ricorda Borgomeo, conferisce all'Italia un primato negativo, e non solo europeo. Ma è anche un tunnel, spiega l'autore, da cui si può uscire riducendo il rimborso dei sinistri. Per farlo in modo corretto è necessario contrastare le frodi e contenere alcune componenti di costo con una legge adeguata. (ANSA)
Y15-MRI

SUL CORRIERE.IT




Il fatto quotidiano

Il servizio video di TmNews





Agenzia il Velino/AGV

ZCZC
VEL0470 3 ECO /R01 /ITA
Assicurazioni, da Aci proposta per tagliare polizze fino al 40%
      Roma, 03 APR (il Velino/AGV) - Nasce da una maxi
inchiesta ("Il Libro Nero della RcAuto" di Vincenzo Borgomeo)
lo spunto per una proposta dell'Aci per abbattere
drasticamente (fino al 40 per cento), i prezzi delle polizze
di assicurazione e per dare un forte contributo alla
sicurezza stradale. Una proposta che comprende 4 articoli di
uno schema di progetto di legge e 4 raccomandazioni per un
intervento del Governo. Il documento e' stato redatto sulla
scia del decreto legge sulle liberalizzazioni con l'obiettivo
di ottenere duraturi risultati. Prima di essere reso noto, e'
stato inviato al Presidente del Consiglio. Angelo Sticchi
Damiani, nuovo Presidente dell'Aci, ha ricordato che negli
ultimi due anni "una pioggia di forti rincari si e' abbattuta
sugli automobilisti italiani: benzina, bolli, superbolli,
pedaggi e caro assicurazioni in particolare. Questo ha messo
in crisi i conti di molte famiglie e contribuito al
preoccupante ristagno del mercato dell'auto dove i numeri
sono diventati ormai molto pesanti. L'Aci intende dare il
proprio contributo con una proposta concreta che riguarda le
assicurazioni". "Crediamo che sia particolarmente urgente -
ha spiegato il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani -
contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo
risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un
costo sostenibile per la RcAuto. Il libro di Vincenzo
Borgomeo illustra una situazione paradossale nella quale la
maggioranza degli automobilisti onesti viene danneggiata dal
comportamento truffaldino di una minoranza agguerrita e
protetta. Bisogna spezzare - ha concluso Sticchi - la spirale
di aumento dei costi che finora si e' sempre tradotta in
aumento delle tariffe assicurative". (segue)  -
www.ilvelino.it -  (com/asp)
031653 APR 12 NNNN

ZCZC
VEL0471 3 ECO /R01 /ITA
Assicurazioni, da Aci proposta per tagliare polizze fino al 40% (2)
      Roma, 03 APR (il Velino/AGV) - Il problema di fondo e'
che il costo dell'assicurazione e' diventato insostenibile,
specie in alcune realta' locali, soprattutto dopo gli ultimi
aumenti di tutti gli altri costi legati all'auto. L'aumento
e' dovuto agli aumenti dei costi dei risarcimenti, causato
sia dalle frodi sia dagli alti costi dei danni alla persona,
molto piu' elevati rispetto ai paesi simili all'Italia. Cosa
fare? "Sia le imposte sia una parte dei costi delle Compagnie
- spiega Alessandro Santoliquido, direttore generale di Sara
Assicurazioni - sono proporzionali ai premi e possono essere
ridotti se si riducono i costi dei sinistri e quindi i
fabbisogni tariffari delle Compagnie. Per ridurre l'RcAuto e'
necessario intervenire sui costi dei sinistri. Ma per ridurre
i costi dei sinistri e' necessario intervenire sul contrasto
alle frodi e sul contenimento di alcune componenti di costo".
Il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni ha cominciato ad
intervenire sul costo della RcAuto ma e' necessario fare di
piu' per contenere le tariffe, specie in alcune aree del
paese. E' possibile realizzare interventi che possono ridurre
i costi della RcAuto del 30 per cento circa a livello
nazionale, con un range del 15 per cento-40 per cento nelle
varie province italiane. In sostanza occorre sanare
l'anomalia assicurativa italiana. Siamo un Paese dove
circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione, in cui 100
incidenti automobilistici provocano nel 23 per cento dei casi
danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli
11 del Regno Unito. Un Paese che viene martoriato ogni anno
da 700 mila denunce per "colpo di frusta" perche' e'
impossibile diagnosticarlo in modo strumentale (il medico si
limita a scrivere nel referto "il paziente lamenta dolori al
collo. E le assicurazioni pagano, per questo, 2 miliardi di
euro l'anno, pari al 15 per cento del valore totale dei
sinistri annui). Un Paese in cui si hanno a disposizione due
anni per chiedere risarcimento alle assicurazioni per un
sinistro e in cui chi chiede un risarcimento alle
assicurazioni non ha di fatto nessun obbligo di sottoporre a
perizia la vettura per la quale chiede di essere risarcito.
(segue)  - www.ilvelino.it -  (com/asp)
031653 APR 12 NNNN

ZCZC
VEL0472 3 ECO /R01 /ITA
Assicurazioni, da Aci proposta per tagliare polizze fino al 40% (3)
      Roma, 03 APR (il Velino/AGV) - Il libro-inchiesta
traccia uno scenario inquietante. E conclude: "La questione
di fondo e' semplice: chi truffa le assicurazioni danneggia
la collettivita' esattamente come fanno gli evasori fiscali.
Eppure, mentre in quest'ultimo caso il reato e' visto da
tutti noi come un modo odioso, ripugnante e vigliacco per
rubare all'assistenza sanitaria, alle scuole e ai piu'
bisognosi, le truffe ai danni delle assicurazioni, e quindi
di tutti noi automobilisti, sono tollerate, considerate
"ruberie" minori. Ma finche' nell'immaginario collettivo non
ci sara' questo scatto di livello sui ladri di polizze, il
mondo delle assicurazioni avra' poche possibilita' di
riscattarsi". Insomma, colpire l'auto, tassare l'auto, non
stressa solo gli automobilisti ma l'intero sistema Paese.
Ecco perche', oggi, l'Aci portando all'attenzione del governo
delle raccomandazioni ed un progetto di legge in grado di
alleviare questa pressione sugli automobilisti, e quindi su
tutti noi, per quel che riguarda il costo dell'assicurazione,
riconferma il suo ruolo storico. "L'iniziativa che oggi
assume il nuovo Presidente dell'Aci - ha concluso Rosario
Alessi, Presidente di Sara - e' in sintonia con le esigenze
fondamentali del popolo automobilista e con il ruolo che il
Club svolge con impegno da oltre un secolo. Sara, per quel
che le compete, fara' come sempre la sua parte". -

Associazione Amici Polizia Stradale



(ASAPS) Pubblichiamo il testo Il Libro Nero della RCAuto, l'ultima fatica di Vincenzo Borgomeo resposnabile della pagina Motori di Repubblica.it.

L'autore dell'altro testo fondamentale per la sicurezza stradale: La sicurezza in tasca, affronta questa volta una traversata incredibile del complesso mondo delle assicurazioni auto, sulla sua slitta fatta di passione e competenza trainata dalla muta di Husky della sua profonda conoscenza per i temi della mobilità e della sicurezza. Un lavoro di raccolta e analisi che ci fa diventare chiare e bianche come una distesa di neve le pagine del Libro Nero della RCAuto, che svela tutti i meccanismi, i difetti, le debolezze, gli interessi e i trucchi di quella fetta di necessario obbligo di legge che sta mettendo in ginocchio molti automobilisti e motociclisti per i costi ormai insostenibili che ha raggiunto la RCA.

Per capire questo mondo puoi leggere il libro, che l'autore mette gratuitamente a disposizione sul web

Un po' di rassegna stampa












Agenzia stampa AGENPARL

ASSICURAZIONI: ACI, PROPOSTA CONTRO IL CARO POLIZZE
(AGENPARL) - Roma, 03 apr - Nasce da una maxi inchiesta ("Il Libro Nero della RcAuto" di Vincenzo Borgomeo) lo spunto per una  proposta dell'ACI per abbattere drasticamente (fino al 40%), i prezzi delle polizze di assicurazione e per dare un forte contributo alla sicurezza stradale. Una proposta che comprende 4 articoli di uno schema di progetto di legge e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo. Il documento è stato redatto sulla scia del decreto legge sulle liberalizzazioni con l'obiettivo di ottenere duraturi risultati. Prima di essere reso noto, è stato inviato al Presidente del Consiglio.
Angelo Sticchi Damiani, nuovo Presidente dell'ACI, ha ricordato che negli ultimi due anni "una pioggia di forti rincari si è abbattuta sugli automobilisti italiani: benzina, bolli, superbolli, pedaggi e caro assicurazioni in particolare. Questo ha messo in crisi i conti di molte famiglie e contribuito al preoccupante ristagno del mercato dell'auto dove i numeri sono diventati ormai molto pesanti. L'ACI intende dare il proprio contributo con una proposta concreta che riguarda le assicurazioni".
"Crediamo che sia particolarmente urgente - ha spiegato il presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani - contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per la RcAuto. Il libro di Vincenzo Borgomeo illustra una situazione paradossale nella quale la maggioranza degli automobilisti onesti viene danneggiata dal comportamento truffaldino di una minoranza agguerrita e protetta. Bisogna spezzare - ha concluso Sticchi - la spirale di aumento dei costi che finora si è sempre tradotta in aumento delle tariffe assicurative".
Il problema di fondo è che il costo dell'assicurazione  è diventato insostenibile, specie in alcune realtà locali, soprattutto dopo gli ultimi aumenti di tutti gli altri costi legati all'auto. L'aumento è dovuto agli aumenti dei costi dei risarcimenti, causato sia dalle frodi sia dagli alti costi dei danni alla persona, molto più elevati rispetto ai paesi simili all'Italia.
Cosa fare? "Sia le imposte sia una parte dei costi delle Compagnie - spiega Alessandro Santoliquido, direttore generale di Sara Assicurazioni - sono proporzionali  ai premi e possono essere ridotti se si riducono i costi dei sinistri e quindi i fabbisogni tariffari delle Compagnie. Per ridurre l'RcAuto è necessario intervenire sui costi dei sinistri. Ma per ridurre i costi dei sinistri è necessario intervenire sul contrasto alle frodi e sul contenimento di alcune componenti di costo".
Il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni ha cominciato ad intervenire sul costo della RcAuto ma è necessario fare di più per contenere le tariffe, specie in alcune aree del paese. E' possibile realizzare interventi che possono ridurre i costi della RcAuto del 30% circa a livello nazionale, con un range del 15%-40% nelle varie province italiane.
In sostanza occorre sanare l'anomalia assicurativa italiana. Siamo un Paese dove  circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione, in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% dei casi danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Un Paese che viene martoriato ogni anno da 700 mila denunce per "colpo di frusta" perché è impossibile diagnosticarlo in modo strumentale (il medico si limita a scrivere nel referto "il paziente lamenta dolori al collo.  E le assicurazioni pagano, per questo, 2 miliardi di euro l'anno, pari al 15% del valore totale dei sinistri annui). Un Paese in cui si hanno a disposizione due anni per chiedere risarcimento alle assicurazioni per un sinistro e in cui chi chiede un risarcimento alle assicurazioni non ha di fatto nessun obbligo di sottoporre a perizia la vettura per la quale chiede di essere risarcito.
Il libro-inchiesta traccia uno scenario inquietante. E conclude: "La questione di fondo è semplice: chi truffa le assicurazioni danneggia la collettività esattamente come fanno gli evasori fiscali. Eppure, mentre in quest'ultimo caso il reato è visto da tutti noi come un modo odioso, ripugnante e vigliacco per rubare all'assistenza sanitaria, alle scuole e ai più bisognosi, le truffe ai danni delle assicurazioni, e quindi di tutti noi automobilisti, sono tollerate, considerate "ruberie" minori. Ma finché nell'immaginario collettivo non ci sarà questo scatto di livello sui ladri di polizze, il mondo delle assicurazioni avrà poche possibilità di riscattarsi".
Insomma, colpire l'auto, tassare l'auto, non stressa solo gli automobilisti ma l'intero sistema Paese. Ecco perché, oggi, l'ACI portando all'attenzione del governo delle raccomandazioni ed un progetto di legge in grado di alleviare questa pressione sugli automobilisti, e quindi su tutti noi, per quel che riguarda il costo dell'assicurazione, riconferma il suo ruolo storico.
"L'iniziativa che oggi assume  il nuovo Presidente dell'ACI - ha concluso Rosario Alessi, Presidente di SARA - è in sintonia con le esigenze fondamentali del popolo automobilista e con il ruolo che il Club svolge con impegno da oltre un secolo. SARA, per quel che le compete, farà come sempre  la sua parte".

Agenzie AGI

(Eco) rc auto: sticchi (aci), +149,1% in 10 anni, proposto taglio costi 30%
Tra il 1990 e il 2010 spesa per carburanti salita del 96,3%
(Il sole 24 ore radiocor) - roma, 03 apr - la spesa dell'assicurazione auto, in dieci anni, è lievitata del 149,1% e per questo l'aci ha messo a punto una proposta di legge per ridurre i costi del 30% circa a livello nazionale, con un range del 15%-40% nelle varie province italiane. Lo dice il presidente dell'aci, angelo sticchi damiani. "Fra il 1990 e il 2010, la spesa degli italiani per l'acquisto di carburanti è cresciuta del 96,3%; la spesa per l'assicurazione rc auto - spiega - è aumentata nello stesso periodo del 149,1% rispetto a un andamento dei prezzi al consumo in crescita del 72%. Ma negli ultimi due anni le cose sono notevolmente peggiorate: considerando infatti anche il superbollo, l'ipt e l'iva, la spesa fiscale per gli automobilisti nel 2011 è stata di 1,2 miliardi e sarà di 2,4% nel 2012. E' solo un flash ma fa capire perchè l'aci ha deciso di scendere in campo", aggiunge sticchi damiani.
Tri
-
(Eco) auto: sticchi (aci), con crisi -8,3mld gettito iva, 10mila posti in meno
In 2012 stima vendita in calo a 1,5 milioni unità
(Il sole 24 ore radiocor) - roma, 03 apr - la crisi dell'auto "porterà alla perdita secca per lo stato di 8,3 miliardi di euro di mancato gettito iva". Lo dice il presidente dell'aci, angelo sticchi damiani, secondo il quale a causa della "pressione economica e fiscale" che pesa sul settore, "entro l'anno in italia perderanno il posto di lavoro 10mila dipendenti, quattro volte gli operai che hanno perso tutto nella vicenda di termini imerese". Il 2012, stima sticchi, "si dovrebbe chiudere con un numero di auto vendute di circa 1.500.000 Unità, ovvero mezzo milione di auto in meno l'anno rispetto alla media degli ultimi 4 anni.
Chiaro che il sistema auto così non può reggere".
Tri
RC AUTO: ACI, SI PUO' RIDURRE PREZZO FINO AL 40% = PRESENTA PROGETTO LEGGE CONTRO IL CARO ASSICURAZIONI
Roma, 3 apr. (Adnkronos) - Nasce da una maxi inchiesta ("Il Libro Nero della RcAuto" di Vincenzo Borgomeo) lo spunto per una proposta dell'Aci per abbattere drasticamente, fino al 40%, i prezzi delle polizze di assicurazione e per dare un forte contributo alla sicurezza stradale. Una proposta che comprende 4 articoli di uno schema di progetto di legge e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo. Il documento è stato redatto sulla scia del decreto legge sulle liberalizzazioni con l'obiettivo di ottenere duraturi risultati.
Prima di essere reso noto, è stato inviato al Presidente del Consiglio.
Angelo Sticchi Damiani, nuovo presidente dell'Aci, ha ricordato che negli due anni "una pioggia di forti rincari si è abbattuta sugli automobilisti italiani: benzina, bolli, superbolli, pedaggi e caro assicurazioni in particolare. Questo ha messo in crisi i conti di molte famiglie e contribuito al preoccupante ristagno del mercato dell'auto dove i numeri sono diventati ormai molto pesanti. L'Aci intende dare il proprio contributo con una proposta concreta che riguarda le assicurazioni".
"Crediamo che sia particolarmente urgente -ha spiegato il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani- contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per la RcAuto. Il libro di Vincenzo Borgomeo illustra una situazione paradossale nella quale la maggioranza degli automobilisti onesti viene danneggiata dal comportamento truffaldino di una minoranza agguerrita e protetta.
Bisogna spezzare -ha concluso Sticchi- la spirale di aumento dei costi che finora si è sempre tradotta in aumento delle tariffe assicurative". (segue)
(Sec/Col/Adnkronos)
03-APR-12 11:30
RC AUTO: ACI, SI PUO' RIDURRE PREZZO FINO AL 40% (2) = SANTOLIQUIDO, NECESSARIO INTERVENIRE SUI COSTI DEI SINISTRI
(Adnkronos) - "Il problema di fondo è che il costo dell'assicurazione è diventato insostenibile, specie in alcune realtà locali, soprattutto dopo gli ultimi aumenti di tutti gli altri costi legati all'auto. L'aumento è dovuto agli aumenti dei costi dei risarcimenti, causato sia dalle frodi sia dagli alti costi dei danni alla persona, molto più elevati rispetto ai paesi simili all'Italia", sottolinea l'Aci.
Cosa fare? "Sia le imposte sia una parte dei costi delle Compagnie -spiega Alessandro Santoliquido, direttore generale di Sara Assicurazioni- sono proporzionali ai premi e possono essere ridotti se si riducono i costi dei sinistri e quindi i fabbisogni tariffari delle Compagnie. Per ridurre l'RcAuto è necessario intervenire sui costi dei sinistri. Ma per ridurre i costi dei sinistri è necessario intervenire sul contrasto alle frodi e sul contenimento di alcune componenti di costo".
"Il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni ha cominciato ad intervenire sul costo della RcAuto ma è necessario fare di più per contenere le tariffe, specie in alcune aree del paese. E' possibile realizzare interventi che possono ridurre i costi della RcAuto del 30% circa a livello nazionale, con un range del 15%-40% nelle varie province italiane", conclude l'Aci.(segue)
(Sec/Col/Adnkronos)
03-APR-12 11:37
RC AUTO: ACI, SI PUO' RIDURRE PREZZO FINO AL 40% (3) =
(Adnkronos) - "In sostanza occorre sanare l'anomalia assicurativa italiana. Siamo un Paese dove circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione, in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% dei casi danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Un Paese che viene martoriato ogni anno da 700 mila denunce per 'colpo di frusta' perchè è impossibile diagnosticarlo in modo strumentale (il medico si limita a scrivere nel referto 'il paziente lamenta dolori al collo'. E le assicurazioni pagano, per questo, 2 miliardi di euro l'anno, pari al 15% del valore totale dei sinistri annui). Un Paese in cui si hanno a disposizione due anni per chiedere risarcimento alle assicurazioni per un sinistro e in cui chi chiede un risarcimento alle assicurazioni non ha di fatto nessun obbligo di sottoporre a perizia la vettura per la quale chiede di essere risarcito", continua l'Aci.
Il libro-inchiesta traccia uno scenario inquietante. E conclude: "La questione di fondo è semplice: chi truffa le assicurazioni danneggia la collettività esattamente come fanno gli evasori fiscali.
Eppure, mentre in quest'ultimo caso il reato è visto da tutti noi come un modo odioso, ripugnante e vigliacco per rubare all'assistenza sanitaria, alle scuole e ai più bisognosi, le truffe ai danni delle assicurazioni, e quindi di tutti noi automobilisti, sono tollerate, considerate "ruberie" minori. Ma finchè nell'immaginario collettivo non ci sarà questo scatto di livello sui ladri di polizze, il mondo delle assicurazioni avrà poche possibilità di riscattarsi".
Insomma, colpire l'auto, tassare l'auto, non stressa solo gli automobilisti ma l'intero sistema Paese. Ecco perchè, oggi, l'Aci portando all'attenzione del governo delle raccomandazioni ed un progetto di legge in grado di alleviare questa pressione sugli automobilisti, e quindi su tutti noi, per quel che riguarda il costo dell'assicurazione, riconferma il suo ruolo storico."L'iniziativa che oggi assume il nuovo presidente dell'Aci -ha concluso Rosario Alessi, presidente di Sara- è in sintonia con le esigenze fondamentali del popolo automobilista e con il ruolo che il Club svolge con impegno da oltre un secolo. Sara, per quel che le compete, farà come sempre la sua parte".
(Sec/Col/Adnkronos)
03-APR-12 11:40
(Eco) rc auto: sticchi (aci), +149,1% in 10 anni, proposto taglio costi 30% -2-
(Il sole 24 ore radiocor) - roma, 03 apr - "niente blocchi stradali - sottolinea sticchi che questa mattina ha presentato la proposta di legge - polemiche o qualunquismo: vogliamo portare soluzioni concrete, un progetto che potrebbe ridurre di colpo del 30% i costi assicurativi e oltre il 40% in alcune province. E che avrebbe anche la valenza di salvare diversi posti di lavoro". La proposta di legge immaginata dall'aci consta di 4 articoli: decadenza dal diritto al risarcimento entro 90 giorni dal sinistro; obbligo di perizia delle cose danneggiate; risarcibilità del danno alla persona per lesioni con accertamento medico legale oggettivo; risarcimento in forma specifica, nel caso di danni a cose, con l'obbligo di far riparare l'autoveicolo presso un'officina convenzionata con la compagnia. "Crediamo che oggi - dice sticchi - sia particolarmente urgente contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per la rc auto".
Il sistema auto, rileva sticchi, considerando l'indotto, "dà lavoro a 1.200.000 Persone, pesa l'11,4% del pil e contribuisce al gettito fiscale nazionale nella misura del 16,6%. Solo il settore della distribuzione dà lavoro a 165.000 Persone e rappresenta il 6% del pil. Insomma, colpire l'auto, tassare l'auto, non stressa solo gli automobilisti ma l'intero sistema paese".
Tri
NOTIZIE FLASH: 1/A EDIZIONE - L'ECONOMIA (6) =
Roma. Nasce da una maxi inchiesta ("Il Libro Nero della RcAuto" di Vincenzo Borgomeo) lo spunto per una proposta dell'Aci per abbattere drasticamente, fino al 40%, i prezzi delle polizze di assicurazione e per dare un forte contributo alla sicurezza stradale.
Una proposta che comprende 4 articoli di uno schema di progetto di legge e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo. Il documento è stato redatto sulla scia del decreto legge sulle liberalizzazioni con l'obiettivo di ottenere duraturi risultati. Prima di essere reso noto, è stato inviato al Presidente del Consiglio.Angelo Sticchi Damiani, nuovo presidente dell'Aci, ha ricordato che negli due anni "una pioggia di forti rincari si è abbattuta sugli automobilisti italiani: benzina, bolli, superbolli, pedaggi e caro assicurazioni in particolare. Questo ha messo in crisi i conti di molte famiglie e contribuito al preoccupante ristagno del mercato dell'auto dove i numeri sono diventati ormai molto pesanti. L'Aci intende dare il proprio contributo con una proposta concreta che riguarda le assicurazioni"."Crediamo che sia particolarmente urgente -ha spiegato il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani- contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per la RcAuto.
Il libro di Vincenzo Borgomeo illustra una situazione paradossale nella quale la maggioranza degli automobilisti onesti viene danneggiata dal comportamento truffaldino di una minoranza agguerrita e protetta. Bisogna spezzare -ha concluso Sticchi- la spirale di aumento dei costi che finora si è sempre tradotta in aumento delle tariffe assicurative". (segue)
(Sec/Col/Adnkronos)
03-APR-12 12:55
ASSICURAZIONI: ACI PRESENTA PROGETTO LEGGE PER RIDURRE COSTI RC AUTO ROMA (ITALPRESS) - Intervenire sul contrasto alle frodi e contenere i risarcimenti per gli incidenti stradali per ridurre i costi della Responsabilità Civile Auto. Si sviluppa lungo queste due linee guida la proposta di legge presentata questa mattina al Governo Monti dall'Aci - Automobile Club d'Italia e illustrata presso la sede nazionale di via Marsala dal presidente Angelo Sticchi Damiani. Prendendo spunto dall'inchiesta 'Il libro nero della Rc Auto' del giornalista Vincenzo Borgomeo, il progetto di legge mira ad abbattere i prezzi delle polizze assicurative con una riduzione drastica dei costi della responsabilità da sinistro che potrebbe raggiungere il 40% a livello nazionale, con un range del 15% - 40% nelle varie province italiane. "Con questa proposta l'Aci intende dare il proprio contributo concreto alla possibilità per gli automobilisti di sopportare i costi delle assicurazioni divenuti insostenibili, soprattutto dopo i forti rincari degli ultimi due anni - ha spiegato Sticchi Damiani - incidendo in maniera forte anche sul problema della sicurezza stradale".
Tra il 1990 e il 2010 la spesa per il carburante è cresciuta del 96,3% e la spesa per la Rc Auto è aumentata del 149,1%, con un visibile peggioramento negli ultimi due anni in cui la maggiore spesa fiscale per gli automobilisti nel 2011 è stata di 1,2 miliardi e, nel 2012, raggiungerà i 2,4 miliardi. "L'aumento dei costi assicurativi è dovuto alla crescita dei costi dei risarcimenti, causato dalle frodi e dagli alti costi dei danni alla persona molto piu" elevati rispetto ad altri Paesi europei - ha aggiunto il presidente Aci -. Per questo crediamo che sia particolarmente urgente intervenire contemperando il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per le Rc Auto".
(ITALPRESS) - (SEGUE).
scc/sat/red
ASSICURAZIONI: ACI PRESENTA PROGETTO LEGGE PER RIDURRE COSTI RC AUTO-2- A illustrare nel dettaglio il progetto di legge che comprende 4 articoli e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo, il direttore generale di Sara Assicurazioni, Alessandro Santoliquido.
In particolare per ridurre i prezzi assicurativi velocizzandone l'impatto, il documento prevede: l'introduzione del termine di decadenza di 90 giorni per la richiesta di risarcimento contro i due anni della normativa vigente, il risarcimento dei danni materiali in forma specifica, la risarcibilità del danno alla persona solo quando oggettivo e dimostrato con un chiarimento ulteriori del Decreto Liberalizzazioni approvato dal Governo. Dal 2010, infatti, due terzi dei costi sono dovuti ai danni alla persona (65%) per un totale di 9,5 miliardi. Ulteriori previsioni riguardano poi la perizia obbligatoria sui danni materiali in 5 giorni e non piu" in 2, l'approvazione di una tabella nazionale risarcimenti dal 9% al 100% di invalidità, l'introduzione di una tabella unica nazionale sul danno morale da morte allineata a valori europei, il collegamento delle immatricolazioni e passaggi di proprietà alla presenza di un'assicurtazione e la revisione della tassazione sulle polizze RCA. "Occorre risanare l'anomalia assicurativa italiana, un paese in cui circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione - ha sottolineato Santoliquido - in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% casi danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Un Paese martoriato ogni anno da 700 mila denunce per 'colpo di frusta' impossibile da diagnosticare in modo strumentale".
(ITALPRESS) - (SEGUE).
scc/sat/red
ASSICURAZIONI: ACI PRESENTA PROGETTO LEGGE PER RIDURRE COSTI RC AUTO-3- Quella italiana per il presidente di Sara, Rosario Alessi, costituisce "un'anomalia spaventosa con tariffe record e costi esorbitanti. Quando parliamo di sicurezza stradale - ha sottolineato - parliamo di vita umana e l'iniziativa di Sticchi Damiani è in sintonia con le esigenze fondamentali degli automobilisti e Sara, per quel che le compete farà la sua parte".
E' intervenuta poi il dirigente della polizia stradale, Cinzia Riccardi che dopo essersi soffermata su episodi vissuti in prima persona e raccolti nel libro-inchiesta di Borgomeo ha illustrato i dati delle contravvenzioni effettuate a Roma su veicoli senza assicurazione: "Nel 2010 sono state 1443 le auto multate e 167 i mezzi pesanti mentre nel 2011 rispettivamente 1660 e 234 - ha detto - Il trend è in aumento". A illustrare il libro, infine lo stesso autore: "E' un'inchiesta che parte dalla denuncia di un sistema marcio in cui truffati e truffatori sono entrambe vittime.
Parlare di sicurezza è un contributo alla salvezza delle vite".
(ITALPRESS).
scc/sat/red
RC AUTO: ACI PROPONE PROGETTO LEGGE PER TAGLIARE COSTI FINO A 40% = (AGI) - Roma, 3 apr. - Un progetto di legge dell'Aci per diminuire fino al 40% i costi dell'assicurazione auto. L'ha presentata il presidente Angelo Sticchi Damiani, e si sviluppa su due linee guida: intervenire sul contrasto delle frodi e contenere i risarcimenti per gli incidenti stradali per ridurre i costi della responsabilità.
Prendendo spunto dall'inchiesta 'Il libro nero della Rc Auto' del giornalista Vincenzo Borgomeo, l'Aci ha presentato al governo, inviandola innanzitutto al presidente del Consiglio, la proposta che mira ad abbattere i prezzi delle polizze assicurative con una riduzione drastica dei costi della responsabilità da sinistro che potrebbe raggiungere il 30% a livello nazionale, con un 'range' del 15%-40% nelle varie province italiane. "Con questa proposta l'Aci intende dare il proprio contributo concreto alla possibilità per gli automobilisti di sopportare i costi delle assicurazioni divenuti insostenibili, soprattutto dopo i forti rincari degli ultimi due anni - ha detto Sticchi Damiani - incidendo in maniera forte anche sul problema della sicurezza stradale", senza dimenticare la valenza di "salvare diversi posti di lavoro". (AGI)
Ted  (Segue)
031542 APR 12
RC AUTO: ACI PROPONE PROGETTO LEGGE PER TAGLIARE COSTI FINO A 40% (2)= (AGI) - Roma, 3 apr. - "L'aumento dei costi assicurativi è dovuto alla crescita dei costi dei risarcimenti, causato dalle frodi e dagli alti costi dei danni alla persona molto piu" elevati rispetto ad altri Paesi europei" ha spiegato Sticchi Damiani. Tra il 1990 e il 2010 la spesa per il carburante è cresciuta del 96,3% mentre la spesa per la Rc Auto è aumentata del 149,1%. "Per questo - ha aggiunto il presidente dell'Aci - crediamo che sia particolarmente urgente intervenire contemperando il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per le Rc Auto".
Negli ultimi due anni, poi, le cose sono peggiorate: considerando anche il superbollo, l'ipt e l'Iva, la spesa fiscale per gli automobilisti nel 2011 è stata di 1,2 miliardi e sarà di 2,4% nel 2012. "E' solo un flash ma fa capire perchè l'Aci ha deciso di scendere in campo" ha spiegato Sticchi Damiani. "Il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni ha cominciato ad intervenire sul costo della RcAuto ma è necessario fare di più per contenere le tariffe, specie in alcune aree del paese. E' possibile realizzare interventi che possono ridurre i costi della RcAuto del 30% circa a livello nazionale, con un range del 15%-40% nelle varie province italiane", ha concluso l'Aci. (AGI)
Ted  (Segue)
031542 APR 12
RC AUTO: ACI PROPONE PROGETTO LEGGE PER TAGLIARE COSTI FINO A 40% (3)= (AGI) - Roma, 3 apr. - Il direttore generale di Sara Assicurazioni, Alessandro Santoliquido ha illustrato nel dettaglio il progetto di legge, composto di 4 articoli e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo. In particolare per ridurre i prezzi assicurativi velocizzandone l'impatto, il documento prevede: l'introduzione del termine di decadenza di 90 giorni per la richiesta di risarcimento contro i due anni della normativa vigente, il risarcimento dei danni materiali in forma specifica, la risarcibilità del danno alla persona solo quando oggettivo e dimostrato con un chiarimento ulteriori del Decreto Liberalizzazioni approvato dal Governo. Dal 2010, infatti, due terzi dei costi sono dovuti ai danni alla persona (65%) per un totale di 9,5 miliardi. Ulteriori previsioni riguardano poi la perizia obbligatoria sui danni materiali in 5 giorni e non piu" in 2, l'approvazione di una tabella nazionale risarcimenti dal 9% al 100% di invalidità, l'introduzione di una tabella unica nazionale sul danno morale da morte allineata a valori europei, il collegamento delle immatricolazioni e passaggi di proprietà alla presenza di un'assicurtazione e la revisione della tassazione sulle polizze RCA. Santoliquido ha sottolineato che "occorre risanare l'anomalia assicurativa italiana, un paese in cui circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% casi danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Un Paese martoriato ogni anno da 700 mila denunce per 'colpo di frusta' impossibile da diagnosticare in modo strumentale".
Per il presidente di Sara, Rosario Alessi, quella italiana è "un'anomalia spaventosa con tariffe record e costi esorbitanti. Quando parliamo di sicurezza stradale parliamo di vita umana e l'iniziativa di Sticchi Damiani è in sintonia con le esigenze fondamentali degli automobilisti e Sara, per quel che le compete farà la sua parte". (AGI) Ted
031542 APR 12

Il servizio su Repubblica.it

Agenzia Italpress

ASSICURAZIONI: ACI PRESENTA PROGETTO LEGGE PER RIDURRE COSTI RC AUTO ROMA (ITALPRESS) - Intervenire sul contrasto alle frodi e contenere i risarcimenti per gli incidenti stradali per ridurre i costi della Responsabilità Civile Auto. Si sviluppa lungo queste due linee guida la proposta di legge presentata questa mattina al Governo Monti dall'Aci - Automobile Club d'Italia e illustrata presso la sede nazionale di via Marsala dal presidente Angelo Sticchi Damiani. Prendendo spunto dall'inchiesta 'Il libro nero della Rc Auto' del giornalista Vincenzo Borgomeo, il progetto di legge mira ad abbattere i prezzi delle polizze assicurative con una riduzione drastica dei costi della responsabilità da sinistro che potrebbe raggiungere il 40% a livello nazionale, con un range del 15% - 40% nelle varie province italiane. "Con questa proposta l'Aci intende dare il proprio contributo concreto alla possibilità per gli automobilisti di sopportare i costi delle assicurazioni divenuti insostenibili, soprattutto dopo i forti rincari degli ultimi due anni - ha spiegato Sticchi Damiani - incidendo in maniera forte anche sul problema della sicurezza stradale".
Tra il 1990 e il 2010 la spesa per il carburante è cresciuta del 96,3% e la spesa per la Rc Auto è aumentata del 149,1%, con un visibile peggioramento negli ultimi due anni in cui la maggiore spesa fiscale per gli automobilisti nel 2011 è stata di 1,2 miliardi e, nel 2012, raggiungerà i 2,4 miliardi. "L'aumento dei costi assicurativi è dovuto alla crescita dei costi dei risarcimenti, causato dalle frodi e dagli alti costi dei danni alla persona molto piu" elevati rispetto ad altri Paesi europei - ha aggiunto il presidente Aci -. Per questo crediamo che sia particolarmente urgente intervenire contemperando il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per le Rc Auto".
(ITALPRESS) - (SEGUE).
scc/sat/red
ASSICURAZIONI: ACI PRESENTA PROGETTO LEGGE PER RIDURRE COSTI RC AUTO-2- A illustrare nel dettaglio il progetto di legge che comprende 4 articoli e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo, il direttore generale di Sara Assicurazioni, Alessandro Santoliquido.
In particolare per ridurre i prezzi assicurativi velocizzandone l'impatto, il documento prevede: l'introduzione del termine di decadenza di 90 giorni per la richiesta di risarcimento contro i due anni della normativa vigente, il risarcimento dei danni materiali in forma specifica, la risarcibilità del danno alla persona solo quando oggettivo e dimostrato con un chiarimento ulteriori del Decreto Liberalizzazioni approvato dal Governo. Dal 2010, infatti, due terzi dei costi sono dovuti ai danni alla persona (65%) per un totale di 9,5 miliardi. Ulteriori previsioni riguardano poi la perizia obbligatoria sui danni materiali in 5 giorni e non piu" in 2, l'approvazione di una tabella nazionale risarcimenti dal 9% al 100% di invalidità, l'introduzione di una tabella unica nazionale sul danno morale da morte allineata a valori europei, il collegamento delle immatricolazioni e passaggi di proprietà alla presenza di un'assicurtazione e la revisione della tassazione sulle polizze RCA. "Occorre risanare l'anomalia assicurativa italiana, un paese in cui circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione - ha sottolineato Santoliquido - in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% casi danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Un Paese martoriato ogni anno da 700 mila denunce per 'colpo di frusta' impossibile da diagnosticare in modo strumentale".
(ITALPRESS) - (SEGUE).
scc/sat/red
ASSICURAZIONI: ACI PRESENTA PROGETTO LEGGE PER RIDURRE COSTI RC AUTO-3- Quella italiana per il presidente di Sara, Rosario Alessi, costituisce "un'anomalia spaventosa con tariffe record e costi esorbitanti. Quando parliamo di sicurezza stradale - ha sottolineato - parliamo di vita umana e l'iniziativa di Sticchi Damiani è in sintonia con le esigenze fondamentali degli automobilisti e Sara, per quel che le compete farà la sua parte".
E' intervenuta poi il dirigente della polizia stradale, Cinzia Riccardi che dopo essersi soffermata su episodi vissuti in prima persona e raccolti nel libro-inchiesta di Borgomeo ha illustrato i dati delle contravvenzioni effettuate a Roma su veicoli senza assicurazione: "Nel 2010 sono state 1443 le auto multate e 167 i mezzi pesanti mentre nel 2011 rispettivamente 1660 e 234 - ha detto - Il trend è in aumento". A illustrare il libro, infine lo stesso autore: "E' un'inchiesta che parte dalla denuncia di un sistema marcio in cui truffati e truffatori sono entrambe vittime.
Parlare di sicurezza è un contributo alla salvezza delle vite".
(ITALPRESS).
scc/sat/red

Agenzie Adnkronos

RC AUTO: ACI, SI PUO' RIDURRE PREZZO FINO AL 40% = PRESENTA PROGETTO LEGGE CONTRO IL CARO ASSICURAZIONI
Roma, 3 apr. (Adnkronos) - Nasce da una maxi inchiesta ("Il Libro Nero della RcAuto" di Vincenzo Borgomeo) lo spunto per una proposta dell'Aci per abbattere drasticamente, fino al 40%, i prezzi delle polizze di assicurazione e per dare un forte contributo alla sicurezza stradale. Una proposta che comprende 4 articoli di uno schema di progetto di legge e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo. Il documento è stato redatto sulla scia del decreto legge sulle liberalizzazioni con l'obiettivo di ottenere duraturi risultati.
Prima di essere reso noto, è stato inviato al Presidente del Consiglio.
Angelo Sticchi Damiani, nuovo presidente dell'Aci, ha ricordato che negli due anni "una pioggia di forti rincari si è abbattuta sugli automobilisti italiani: benzina, bolli, superbolli, pedaggi e caro assicurazioni in particolare. Questo ha messo in crisi i conti di molte famiglie e contribuito al preoccupante ristagno del mercato dell'auto dove i numeri sono diventati ormai molto pesanti. L'Aci intende dare il proprio contributo con una proposta concreta che riguarda le assicurazioni".
"Crediamo che sia particolarmente urgente -ha spiegato il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani- contemperare il diritto dei danneggiati ad avere un equo risarcimento con il diritto degli assicurati ad avere un costo sostenibile per la RcAuto. Il libro di Vincenzo Borgomeo illustra una situazione paradossale nella quale la maggioranza degli automobilisti onesti viene danneggiata dal comportamento truffaldino di una minoranza agguerrita e protetta.
Bisogna spezzare -ha concluso Sticchi- la spirale di aumento dei costi che finora si è sempre tradotta in aumento delle tariffe assicurative". (segue)
(Sec/Col/Adnkronos)
03-APR-12 11:30
RC AUTO: ACI, SI PUO' RIDURRE PREZZO FINO AL 40% (2) = SANTOLIQUIDO, NECESSARIO INTERVENIRE SUI COSTI DEI SINISTRI
(Adnkronos) - "Il problema di fondo è che il costo dell'assicurazione è diventato insostenibile, specie in alcune realtà locali, soprattutto dopo gli ultimi aumenti di tutti gli altri costi legati all'auto. L'aumento è dovuto agli aumenti dei costi dei risarcimenti, causato sia dalle frodi sia dagli alti costi dei danni alla persona, molto più elevati rispetto ai paesi simili all'Italia", sottolinea l'Aci.
Cosa fare? "Sia le imposte sia una parte dei costi delle Compagnie -spiega Alessandro Santoliquido, direttore generale di Sara Assicurazioni- sono proporzionali ai premi e possono essere ridotti se si riducono i costi dei sinistri e quindi i fabbisogni tariffari delle Compagnie. Per ridurre l'RcAuto è necessario intervenire sui costi dei sinistri. Ma per ridurre i costi dei sinistri è necessario intervenire sul contrasto alle frodi e sul contenimento di alcune componenti di costo".
"Il Decreto Legge sulle Liberalizzazioni ha cominciato ad intervenire sul costo della RcAuto ma è necessario fare di più per contenere le tariffe, specie in alcune aree del paese. E' possibile realizzare interventi che possono ridurre i costi della RcAuto del 30% circa a livello nazionale, con un range del 15%-40% nelle varie province italiane", conclude l'Aci.(segue)
(Sec/Col/Adnkronos)
03-APR-12 11:37
RC AUTO: ACI, SI PUO' RIDURRE PREZZO FINO AL 40% (3) =
(Adnkronos) - "In sostanza occorre sanare l'anomalia assicurativa italiana. Siamo un Paese dove circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione, in cui 100 incidenti automobilistici provocano nel 23% dei casi danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Un Paese che viene martoriato ogni anno da 700 mila denunce per 'colpo di frusta' perchè è impossibile diagnosticarlo in modo strumentale (il medico si limita a scrivere nel referto 'il paziente lamenta dolori al collo'. E le assicurazioni pagano, per questo, 2 miliardi di euro l'anno, pari al 15% del valore totale dei sinistri annui). Un Paese in cui si hanno a disposizione due anni per chiedere risarcimento alle assicurazioni per un sinistro e in cui chi chiede un risarcimento alle assicurazioni non ha di fatto nessun obbligo di sottoporre a perizia la vettura per la quale chiede di essere risarcito", continua l'Aci.
Il libro-inchiesta traccia uno scenario inquietante. E conclude: "La questione di fondo è semplice: chi truffa le assicurazioni danneggia la collettività esattamente come fanno gli evasori fiscali.
Eppure, mentre in quest'ultimo caso il reato è visto da tutti noi come un modo odioso, ripugnante e vigliacco per rubare all'assistenza sanitaria, alle scuole e ai più bisognosi, le truffe ai danni delle assicurazioni, e quindi di tutti noi automobilisti, sono tollerate, considerate "ruberie" minori. Ma finchè nell'immaginario collettivo non ci sarà questo scatto di livello sui ladri di polizze, il mondo delle assicurazioni avrà poche possibilità di riscattarsi".
Insomma, colpire l'auto, tassare l'auto, non stressa solo gli automobilisti ma l'intero sistema Paese. Ecco perchè, oggi, l'Aci portando all'attenzione del governo delle raccomandazioni ed un progetto di legge in grado di alleviare questa pressione sugli automobilisti, e quindi su tutti noi, per quel che riguarda il costo dell'assicurazione, riconferma il suo ruolo storico."L'iniziativa che oggi assume il nuovo presidente dell'Aci -ha concluso Rosario Alessi, presidente di Sara- è in sintonia con le esigenze fondamentali del popolo automobilista e con il ruolo che il Club svolge con impegno da oltre un secolo. Sara, per quel che le compete, farà come sempre la sua parte".
(Sec/Col/Adnkronos)
03-APR-12 11:40

AGENZIA RADIOCOR 2

(Eco) auto: sticchi (aci), con crisi -8,3mld gettito iva, 10mila posti in meno
In 2012 stima vendita in calo a 1,5 milioni unità
(Il sole 24 ore radiocor) - roma, 03 apr - la crisi dell'auto "porterà alla perdita secca per lo stato di 8,3 miliardi di euro di mancato gettito iva". Lo dice il presidente dell'aci, angelo sticchi damiani, secondo il quale a causa della "pressione economica e fiscale" che pesa sul settore, "entro l'anno in italia perderanno il posto di lavoro 10mila dipendenti, quattro volte gli operai che hanno perso tutto nella vicenda di termini imerese". Il 2012, stima sticchi, "si dovrebbe chiudere con un numero di auto vendute di circa 1.500.000 Unità, ovvero mezzo milione di auto in meno l'anno rispetto alla media degli ultimi 4 anni.
Chiaro che il sistema auto così non può reggere".
Tri